Non scrivo itinerari, io
scrivo impressioni ed emozioni.
Di ritorno da un viaggio
ho sempre qualcosa in più con me. Ogni posto lascia una traccia nella mia
memoria ed è la profondità di questa impronta a definire il canovaccio dei miei
racconti.
Le città, i luoghi custodiscono la propria storia ed è come se questa
diventasse parte dei miei ricordi. Così le strade e i paesaggi, dapprima
sconosciuti e inattesi, diventano meno estranei e riconducibili ad un pezzo di
personale passato.
L’esserci stata non può paragonarsi al semplice transito,
significa aver fatto degli occhi di chi quel posto lo vive, lo specchio dei
miei. Significa arricchire la mia visuale dei particolari che solo chi un luogo
lo ama, può farti carpire. Questa è l’essenza vera del viaggio per me: non
sentirsi straniero anche in assenza di un numero civico che identifichi la
propria appartenenza.
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Foto di Luca Ippolito, fotografo ufficiale del blogtour |
Quello che voglio
raccontarvi è il viaggio che mi ha portata in Calabria, una regione che seppur
sia così vicina alla mia Puglia, non avevo ancora avuto occasione di visitare.
Pochi giorni sono bastati
per farmi scoprire e apprezzare parte di questo pezzo di stivale italiano. La
Calabria considerata da tanti, ancora oggi, come la terra di connessione tra la
Sicilia e l’intera penisola, racchiude bellezze che non ti aspetti. Questa
regione si spoglia dolcemente e mostra ai suoi visitatori le diverse fattezze
che la compongono a seconda dell’angolatura dalla quale si osserva.
Una terra dalla natura
impetuosa, dalle tradizioni radicate e salde, una terra di gente accogliente e
di cibo gustoso.
A condurmi in Calabria è
stato il blogtour #welikesila promosso dal Parco Nazionale della Sila e
organizzato in collaborazione con l’Associazione Welike per favorire il turismo
e incoraggiare la conoscenza di un territorio forse poco gratificato e valorizzato.
Ad essere coinvolti
assieme a me, altri cinque blogger ed un fotografo. Armati di smartphone,
macchina fotografica e taccuino, e sostenuti da un valido team di organizzatori,
ci siamo proposti di catturare i paesaggi più belli, appuntare le notizie più
curiose e di impadronirci per qualche giorno di un territorio con la voglia di
raccontarlo.
La Sila ci ha entusiasmati.
Dividendosi in Sila Greca, Grande e Piccola, essa si estende nelle province di
Catanzaro, Cosenza e Crotone occupando un’area di circa 74.000 ettari, coinvolgendo ben 21 comuni. In pochi giorni, abbiamo potuto godere sicuramente
meno rispetto a quello che è il potenziale reale del Parco, ma siamo tornati a casa contenti, seppur stanchi.
In Calabria ho visto
tanto, ho mangiato bene e abbondantemente ed ho riso parecchio.
Per non
sciupare nessuno dei ricordi che conservo, ho deciso di raccontare di questo
viaggio per tappe.
Voglio parlarvi dei miei giorni in Sila seguendo un percorso
tematico. Ogni settimana vi racconterò un pezzo del blogtour fino a ricomporre
il puzzle totale!
Vi farò camminare nei boschi, assaggiare le delizie che noi
abbiamo gustato, incantare scoprendo l’arte, la cultura e gli antichi mestieri che
fanno la storia di questi posti.
Sarà un viaggio virtuale che spero contagi
anche voi dello stesso entusiasmo che ha colpito me e i miei compagni di
avventura.
È con questo proposito
che vi saluto e vi rimando al prossimo post #dolcipilloleintour.
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Tutti i partecipanti del blogtour |
I blogger al completo:
Team organizzativo del blogtour:
Arturo Salerno, Brunella Brusco, Valeria
Bisciglia, Valeria Pellegrini.