mercoledì 23 luglio 2014

La mia anormalità e il ciambellone al cioccolato e caffè!


Ciambellone al cioccolato e caffè

“Che tipo è?”
“Mah.. un tipo. Un tipo normale.”
Normalità. Chi la vuole e a chi proprio gli va stretta.
Difficile definirla, impossibile uniformarla.



La normalità è un abito fatto su misura. Ti cade a pennello solo quando c’hai un sarto di fiducia che conosce le linee del tuo corpo e su quelle millimetriche misure ricalca il contorno perfetto. 
Così quell’abito ti sfila, ti fa sentire bello, più bello forse. Ma quella normalità è tua, non puoi cederla o affittarla a terzi. C’è una clausola contrattuale che lo impone.
La normalità per molti è uno stile di vita, il susseguirsi degli impegni settimanali che fan presto a sdoppiarsi in abitudini e  consuetudini. Il lavoro dal lunedì al venerdì, le lezioni in palestra, la birretta con gli amici del venerdì, le uscite e/o  le gite fuori porta con la famigliola nel week end per chi la ha. Poi tutto, normalmente, ricomincia.
La normalità per molti è nelle idee, nelle convinzioni, nelle motivazioni. 
Per alcuni si è normali nell’aspetto, nell’intelletto, nei valori.
Per altri non è proprio normale parlare di normalità. 
E a me di dargli torto non mi viene.


Anormale è che a dieci anni si preferisca il nintendo e la play station alla bicicletta, allo skateboard e alle case sugli alberi.
Anormale è non fare la raccolta differenziata, sporcare il bello che abbiamo, quel bello di tutti. Il bello nostro.
Anormale è che a trent’anni non si voglia, non si riesca e non si possa costruire il proprio futuro su solide basi.
Anormale è che su troppe strisce di terra nel mondo si muoia ancora per le bombe, per i mitra e l’odio tramandato.
Anormale è non sognare più, non sperare che le cose possano cambiare anche grazie a noi.
Anormale è un padre o una madre che non t’abbraccia, che non ti sostiene se cadi.
Anormale è che per divertirti pensi sia necessario bere, o ingoiare miracoli.
Anormale è non far più l'amore con chi dormi affianco pensando sia normale dopo tutti quegli anni assieme.
Anormale è pretendere che gli altri non sbaglino.    
Anormale è pensare che chi ha meno valga di meno.

Normale è tutto il contrario ci ciò che penso anormale.



Ciambellone al cioccolato e caffè




Ingredienti:

150 g di farina,
80 g di maizena,
140 g di zucchero,
4 uova,
90 g di burro,
1 bustina di lievito per dolci,
30 g di cioccolato amaro in polvere,
2 tazzine di caffè ristretto,
1 tazzina di liquore al cioccolato home made,
latte qb.



Procedimento:

Montare le uova. Una volta spumose, aggiungere lo zucchero e mescolare con un mestolo di legno dal basso verso l’alto. Sempre continuando a mescolare aggiungere la farina, la maizena e il cacao amaro setacciati. Alternare a questi ingredienti in polvere il burro fuso ed il caffè. Infine unire il liquore al cioccolato e la bustina di lievito. Verificare la consistenza dell’impasto. Se necessario aggiungere poco latte.
Imburrare e infarinare uno stampo per ciambellone e versare il composto.
Infornare a 150 °C per 30 minuti circa. Fare la prova dello stecchino prima si sfornare.
Lasciar raffreddare. Rovesciare lo stampo e spolverizzare di zucchero a velo. 



Maria   


1 commento:

  1. ma quanto è buono questo ciambellone, da provare assolutamente! Un abbraccio SILVIA

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